Anche il Roero avrà i suoi cru: istituisce infatti le Mga, menzioni geografiche aggiuntive, che identificano le vigne di un territorio.
La novità è stata annunciata durante i Roero Days, la due giorni organizzata dal consorzio dei produttori della “sinistra Tanaro” al museo dei Navigli di Milano per lanciare i loro vini e presentare le nuove annate.
A spiegare le modifiche al disciplinare di produzione è stato il presidente del Consorzio Francesco Monchiero, che spiega come le Mga siano oggi "l’unico strumento legislativo che permette di regolamentare la zonazione", e che quella del Roero è "la terza denominazione italiana (dopo il Barolo e il Barbaresco, ndr) a raggiungere questo traguardo. Il lavoro è durato 8 anni ed è stato complesso ma, con la collaborazione di tutti i produttori, siamo riusciti a ottenere il risultato”. Le Mga del Roero sono 135, e i criteri utilizzati sono stati rigidi. “Prerequisito era la effettiva presenza di viti in quel territorio, una superficie minima di 10 ettari con la presenza di almeno 3 produttori. Inoltre abbiamo escluso dalle MGA i fondovalle”.
La seconda importante novità annunciata è l’introduzione della tipologia Riserva per il Roero Arneis DOCG, una decisione che permetterà anche di invecchiare, moderatamente, questo importante vino bianco piemontese. “Questa tipologia dà un nuovo spessore e complessità. Il disciplinare prevede che ci si possa fregiare del Riserva per vini commercializzati a partire dal 1° marzo del secondo anno dalla vendemmia. Anche in occasione di Roero Days, le degustazioni guidate hanno dimostrato una pregevole longevità e dimostrato come le diverse espressioni del Roero e del Roero Arneis si possano confrontare con altri grandi vini italiani”. L’evento è stato anche una grande occasione per fare squadra. Ben 54 produttori presenti nelle sale del Museo dei Navigli, oltre 1500 gli appassionati e i professionisti che hanno degustato i vini.
Il Roero è un vino Docg la cui produzione è consentita in 19 comuni della sinistra Tanaro, vicino ad Alba in provincia di Cuneo. Due le tipologie, il Roero (un rosso a base di uve nebbiolo) e il Roero Arneis (bianco a base delle omonime uve). Nel 2016 in totale ne sono state prodotte circa 6 milioni di bottiglie.